All’accensione lo schermo del MacBook mostra immagini distorte con linee, quadretti e altri glitch, spesso in seguito ad un riavvio automatico. Si tratta di un problema noto a diversi modelli di MacBook Pro unibody, vediamo come è possibile risolverlo.
Il problema, piuttosto noto nei MacBook Pro con scocca in unibody principalmente rilasciati dal 2011, è nella maggior parte dei casi riconducibile al chip della scheda video.
Sotto carichi di lavoro molto pesanti, il surriscaldarsi della GPU può causare l’usura di alcune saldature e di conseguenza tali malfunzionamenti. Di recente ne è stato vittima un mio collega.
Esistono vari approcci per riparare il guasto. Lato hardware è possibile ricorrere al reflow o al reball della GPU. Lato software invece potremmo scegliere di disabilitare la scheda video dedicata, facendo esclusivamente uso di quella integrata ovviamente con i dovuti limiti in termini di prestazioni.
Tutte e tre i tipi di approccio sono estremamente rischiosi e vanno effettuati a vostro totale rischio e pericolo. Mentre le riparazioni hardware, se non effettuate con criterio, posso danneggiare in maniera irreversibile il MacBook, quella software espone il sistema a seri rischi per la sicurezza.
Nel mio caso ho preferito affidare il computer ad un centro autorizzato che ha effettuato la riparazione con successo. Il rovescio della medaglia è che sono rimasto senza computer per quasi due settimane e la riparazione in termini di euro è stata tutt’altro che economica.
Vedi: Macchie, linee e quadratini colorati sullo schermo dell’iMac
Disabilitare la GPU dedicata
Ho letto diversi tutorial e questa, a quanto pare, è la procedura per disabilitare la scheda video dedicata lato software. Tengo a precisare di non aver mai provato personalmente le procedure sotto descritte.
Ripeto ancora una volta, che il tutorial va eseguito a vostro totale rischio e non mi assumo alcuna responsabilità di eventuali danni.
Inoltre, dopo aver eseguito i seguenti passaggi, la modalità di sospensione e il controllo della luminosità non funzioneranno regolarmente.
Innanzitutto, assicurarsi che il dispositivo sia completamente spento.
È possibile premere i tasti Ctrl + Opzione + Maiuscolo + Accensione per ripristinare l’SMC.
Avviamo la macchina tenendo premuti i tasti Command + S. All’avvio del sistema, dovremmo visualizzare il testo bianco su uno schermo nero e, dopo vari caricamenti, dovremmo trovarci difronte alla schermata di prompt.
A questo prompt, dovremmo immettere il comando nvram fa4ce28d-b62f-4c99-9cc3-6815686e30f9:gpu-power-prefs=%01%00%00%00 e premere successivamente il tasto Invio. Ora, per riavviare, digitiamo reboot, dunque premiamo il tasto Invio.
Immediatamente dopo aver eseguito il comando di reboot, teniamo premuti i tasti Command + R (valido OS X 10.11 o successivo) per avviare la modalità di ripristino. Qualora non disponessimo di una partizione di ripristino, è possibile entrare in tale modalità avviando il programma di installazione di Mac OS da una pennetta USB.
Entrati nella modalità di ripristino, apriamo il Terminale, digitiamo il comando csrutil disable seguito dal tasto Invio e riavviamo il sistema.
Attenzione, con tale comando stiamo disabilitando il System Integrity Protection del sistema. Questa operazione è rivolta esclusivamente agli utenti Mac avanzati e potrebbe esporre il computer a problemi di sicurezza o di altra natura. Eseguitela con coscienza.
Dopo il riavvio, il computer doverebbe avviarsi correttamente. Potremo quindi fare uso del software MacBook Pro dGPU Disabler (non conosco la fonte di tale applicazione, usatela a vostro rischio e pericolo). Seguiamo le istruzioni a schermo e inseriamo la password di amministratore quando richiesto.
Al termine dell’esecuzione dello strumento, il sistema ora dovrebbe lavorare senza ricorrere alla grafica dedicata e quindi, dovrebbe funzionare senza problemi, ovviamente con le dovute limitazioni.
GPU Reflow
Soluzione hardware economica e temporanea, può durare settimane, mesi o addirittura anni. Tuttavia è molto rischiosa e, se non si è assolutamente certi delle proprie abilità, potrebbe danneggiare permanentemente il computer. Questo genere di pratica consiste nel riscaldare (anche sopra i 220°) il chip della GPU al fine sciogliere le microsaldature in stagno nel tentativo di risanare quelle danneggiate.
Questo tipo di riparazione è da considerarsi tuttavia temporanea. Anche se tutto dovesse andare a buon fine, è altamente probabile che il problema torni a verificarsi quando la GPU torni a lavorare sotto stress, ad esempio con le applicazioni per l’editing video. Qui potete vedere un valido video tutorial, ma ripeto, la pratica resta altamente pericolosa.
GPU Reball
Operazione molto costosa e rivolta solo ad utenti esperti. Se non potete proprio rinunciare alla scheda video dedicata, è preferibile far effettuare l’operazione ad un centro specializzato. Piuttosto di sostituire l’intera scheda logica, se siete fortunati, potrete risparmiare parecchio denaro trovando un tecnico specializzato in saldature che possa effettuare la riparazione. Purtroppo simili competenze non sono facili da reperire.
Il reballing consiste nel staccare il chip, ripulire quest’ultimo e la scheda elettronica, sostituire le “balls” di stagno o stagno/piombo (generalmente vanno da un diametro di 0.25mm a 0.76mm) e risaldare il chip nuovamente sulla scheda. La pratica del reballing è comunque costosa in quanto necessita di parecchio materiale consumabile, un macchinario molto costoso, e la manodopera esperta di un tecnico qualificato.
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